DNC, girone B, 14' giornata di ritorno
CLF ITALIA-MILANO3 BASIGLIO
61-89
(13-27, 19-18, 9-27, 20-17)
.Virtus: Parsani 8, Deleidi 6, Capaccioli 6, Bonacina 8, Beretta 4, Drusin 17, Ghislandi 6, Perdon 4, Augeri 2, Guffanti ne. Coach Pasqua.
Percentuali: dal campo 22/62 (da due 16/34, da tre 6/28,ai tiri liberi 11/15)
.
Milanotre: Nigrone 9, Maledye 4, Plumari 15, Giocondo 13, Iacono 9, Picco 5, Delmenico 8, Bassi 11, Colombo 6, Tandoi 9. Coach Pugliese
Percentuali : dal campo 34/56 (da due 28/44, da tre 6/12, ai tiri liberi 15/20)
.
Un brutto e negativo addio quello consumatosi domenica al centro Italcementi nel game che segnava la conclusione della stagione sportiva 2012/2013.
Nel corso della ventiseiesima giornata del campionato dnc la Clf si congeda dal pubblico amico con una sconfitta netta e meritata. Milano viola il parquette bergamasco con un roboante 89 a 61. La mancanza di motivazione dovuta al pieno raggiungimento degli obbiettivi, la pessima serata al tiro accusata da alcuni protagonisti e la forma impressionante mostrata dagli ospiti hanno prodotto un parziale difficile da digerire. Pasqua concede largo minutaggio ai giovani, mentre molti artefici della salvezza riposano dopo un'annata condotta a grandi livelli. La compagine ospite invece giunge in terra orobica con la necessità di strappare una vittoria per legittimare i playoff.
Pasqua incassa in forfait di capitan Guffanti e promuove in quintetto Capaccioli mentre gli ospiti esordiscono con il consueto starting five puntando su Plumari, Iacono e Giocondo per sopperire alla squalifica di Soresina.
Avviò decisamente avvincente con la tripla di Plumari cui risponde una penetrazione di Capaccioli. Maledye cerca di dar via alla fuga ospite ma Deleidi e Bonacina tengono a galla i biancorossi. La differenza tecnica unità alla differenti necessità producono break milanese che spacca in due la partita. La precisione di Picco e Dolmenico scava un vantaggio che rende la partita meno interessante e combattuta mentre la CLF non riesce a trovare fluidità in attacco. Pasqua analizzando le difficoltà espresse dai titolari concede largo minutaggio ai giovani del vivaio e i vari Augeri, Ghislandi e Perdon concludono una buona partita. Nel secondo quarto Milanotre continua a macinare canestri, sfruttando le doti atletiche dei propri esterni che finalizzano numerosi contropiedi. I padroni di casa risultano molto imprecisi e anche Drusin fatica a trovare realizzazioni. Alla sirena lunga il tabellone recita 32 a 45.
.
Nella ripresa la musica non subisce variazioni con MilanoTre che impressiona il pubblico presente con alcune giocate interessanti. Pasqua continua a elargire minuti ai giovani per accumulare esperienza preziosa. Beretta e Capaccioli con due tap-in provano a spezzare il monologo ospite ma Plumari e Giocondo legittimano la vittoria con ancora un quarto da disputare. In particolare il terzo periodo segna una desolante pagina della stagione bergamasca con la CLF che sigla solo 9 pt e ne subisce ben 27. Nell'ultima frazione è utile annotare un fallo tecnico fischiato alla Clf e alcune giocate di Drusin, che consentono ai padroni di casa di chiudere in maniera più decorosa. Termina 89 a 61, certamente non il miglior modo per congedarsi dal pubblico amico. Artefici del successo milanese risultano i prolifici Plumari, 15 pt con l'83% dal campo e 5 palle recuperi e Giocondo, 13 pt tirando con il 63% oltre alla riserva di lusso Bassi, 11 pt con 5/8 da due. Tra le file cittadine si salva solo Drusin, 17 pt e unico in doppia cifra anche se pesa la bassa percentuale dal campo, 31%. Pochi minuti concessi a Bonacina, 8 pt con 3/5 da due , Deleidi 6 pt e Beretta, 4 pt 2 assist e 5 rimbalzi. Incoraggianti le prestazioni offerte dai giovani Perdon, 4 pt e molti fallì subiti e Ghislandi, 6 punti con il 33% da tre punti.
.
Una sconfitta che comunque non cancella la stagione dei ragazzi di Pasqua......i quali hanno scritto un romanzo intenso e avvincente, un fiume di parole, inchiostro e soddisfazioni culminato con la salvezza. Gli obiettivi prefissati a inizio stagione sono stati conquistati con ampio margine, intravedendo anche un potenziale che ha espresso meno di quanto avrebbe meritato...... ma è un rimpianto relativo, le grandi squadre si misurano per il numero di applausi raccolti a fine partita non certo per i trofei incamerati al termine della stagione.